Il Programma

Coalizione per Burico Sindaco

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Premessa

Le elezioni del 26 maggio prossimo hanno spinto le migliori energie della società civile, dei partiti e delle associazioni a sottoscrivere una nuova alleanza e un rinnovato progetto di centro sinistra per guidare il Comune di Castiglione del Lago per i prossimi cinque anni.

Ci candidiamo insieme perché crediamo nella bella politica, perché amiamo il nostro paese e per dargli una guida capace di incarnare i valori del cambiamento e del rinnovamento, per catalizzare le idee, i progetti e le persone in grado di portare il nostro Comune verso il futuro.

Ci presentiamo con la consapevolezza delle difficoltà e dei problemi non risolti, ma con la forza e il coraggio di guardare avanti, per valorizzare e dare concretezza alle nostre ambizioni di sviluppo ed emancipazione, con un programma aperto a contributi e sollecitazioni dei cittadini che, nel divenire delle questioni, sappia recepire le loro sollecitazioni ed esigenze.

Il programma è stato redatto e verrà attuato con l’apporto di donne e uomini che insieme vogliono affermare la necessità di un cambiamento di fondo nei rapporti di potere e di libertà fra donne e uomini. Un programma che assume dunque la cultura della differenza come un suo principio base per una nuova e più avanzata costruzione della politica, con uno sguardo che affronti tutte le questioni senza dimenticare mai le differenze, ma che le consideri per ogni tematica che affronteremo, sempre come elemento che unisce e non che divide.

Contesto

Castiglione del Lago si colloca al centro di quella che viene indicata come Italia Mediana, una posizione strategica che deve essere valorizzata sia nella prospettiva di una futura macroregione, sia in quella presente di cerniera con la vicina Toscana.

Il Comune dovrà quindi impegnarsi da subito nel contesto dell’Unione dei Comuni del Trasimeno per uno sviluppo integrato e sostenibile con la Val di Chiana, l’Amiatino e l’Orvietano.

Valuteremo come rilanciare e promuovere una rete tra le quattro aree di interesse, per intercettare nuovi finanziamenti europei, progetti di area vasta per interventi strategici e per valorizzare il turismo integrato.

Cureremo inoltre la predisposizione di progetti specifici idonei al finanziamento europeo tramite studi professionali in grado di redigere e intercettare le CALL dei bandi e la valorizzazione dei fondi ITI (Investimento Territoriale Integrato) per la valorizzazione delle produzioni agro-alimentari (le tipicità e nuove DOP del Trasimeno), promuovendo, quindi, nuove azioni che qualifichino il “brand Trasimeno”.

Sviluppo Sostenibile

Lo sviluppo sostenibile e la cultura saranno le parole chiave per creare LAVORO, per realizzare un’alleanza tra meriti e bisogni e dare opportunità alle nuove generazioni perché non debbano più lasciare Castiglione del Lago.

Faremo di tutto perchè i più deboli e svantaggiati abbiano la stessa dignità dei primi, anche sostenendo le persone e le associazioni che si adoperano per chi è in difficoltà: per garantire salute, benessere, istruzione di qualità, parità di genere, accesso ad acqua e energia pulita, per ridurre le disuguaglianze.

Consideriamo l’ambiente come uno degli elementi per lo sviluppo e la valorizzazione, una forma nuova di promozione.

Aderiremo per questo al progetto per la lotta alle microplastiche tramite il monitoraggio e l’adesione ad associazioni e campagne di sensibilizzazione del tema. Questione ormai irrinunciabile per un bacino interno e chiuso come il Trasimeno.

Limiteremo il consumo di suolo, incentivando il recupero edilizio e alla filosofia del PRG da pochi mesi approvato dal Consiglio Comunale. Un Piano Regolatore del quale verificheremo le scelte e lo adegueremo con coerenza al programma, sempre nel rispetto della sostenibilità e dei nostri cardini di sviluppo: l’ambiente, il paesaggio e il nostro lago.

La scelta a favore dello sviluppo sostenibile è una chiara e netta prospettiva dell’agire politico/amministrativo futuro, capace di affrontare in modo integrato i tanti problemi della nostra comunità e del sistema locale nel quale siamo collocati.

Vogliamo investire sulla valorizzazione del pregio ambientale dell’area, aspetto che la individua come un meritevole investimento territoriale integrato, coniugandolo in una prospettiva di sviluppo per attività d’impresa, a partire da quella agricola innovativa e quella turistico ricettiva.

Mobilità Dolce

Incentiveremo le forme di mobilità alternativa ed ecologica, di iniziativa pubblica e privata, necessaria per decongestionare traffico e parcheggi.

Penseremo a nuovi percorsi pedonali, alla rivitalizzazione e riscoperta dei percorsi campestri, vicinali e di interesse storico e a piste ciclabili (segnalate e manutenute). Ci impegneremo per la lotta alle barriere architettoniche per la godibilità e fruibilità del territorio, così come alla redazione, nei primi sei mesi di amministrazione, di un Nuovo Piano dei Parcheggi per il capoluogo e le frazioni, rispettoso delle prerogative ambientali e paesaggistiche.
I nuovi progetti dovranno essere funzionali allo Sviluppo del Centro Commerciale Naturale.

Ci metteremo alla ricerca della migliore soluzione di mobilità verso il centro storico, capace di esaltarne la migliore fruibilità e godibilità, valutando i progetti per le risalite meccanizzate, gli ascensori, necessari al superamento delle barriere architettoniche. Il tutto tenendo come punto fermo il basso impatto ambientale e paesaggistico e la compatibilità economica. Sperimenteremo e incentiveremo il trasporto elettrico e il servizio taxi/bus nel capoluogo e nelle frazioni.

Unione dei Comuni

Vogliamo un’Unione dei Comuni agile e funzionale allo sviluppo della nostra area, che ne sviluppi le competenze e ne migliori l’efficacia delle azioni già in corso. In questo senso:

– Riteniamo positiva e strategica la surroga delle deleghe sul lago della Provincia all’Unione, ma lavoreremo da subito per avere più risorse e competenze, per poter affrontare realmente ed efficacemente le questioni urgenti della manutenzione delle sponde antropizzate, dei porti turistici e della viabilità.

– Il Piano Sociale d’Area dovrà comportare un intervento calibrato sui mutati bisogni della popolazione. Dovranno essere sostenuti tutti i servizi attivi di aiuto alle famiglie in difficoltà; come l’assistenza domiciliare educativa dei nostri ragazzi; l’assistenza domiciliare dei nostri anziani, il supporto scolastico per i ragazzi disabili all’interno delle scuole.

Incentiveremo il progetto “Uno Sport per tutti”, che ha consentito a varie famiglie con disagio economico di sostenere i costi per attività così essenziali per lo sviluppo psicofisico dei nostri giovani.

Si dovrà inoltre implementare il lavoro di programmazione per conseguire ulteriori risultati che consentano alle persone svantaggiate di poter emergere, esprimere la
propria personalità, in una parola essere pienamente incluse. Un esempio fattivo è già stata l’esperienza del S.A.L. – Servizio di Accompagnamento al Lavoro – che ha
prodotto risultati molto positivi negli ultimi tre anni, con circa dieci assunzioni per anno, nell’ambito del Trasimeno, di ragazzi in condizioni di oggettiva difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Quest’esperienza andrà ulteriormente arricchita, ampliando la platea dei potenziali fruitori. Occorre potenziare progetti a sostegno dell’invecchiamento attivo.

Daremo corso, inoltre, ad un’azione significativa sul tema della lotta allo spreco alimentare.

– Sviluppo della DMO TRASIMENO “Trasimeno Living”. Una Destination Management Organization (DMO) è un’organizzazione senza scopo di lucro (soggetto giuridico privato) che viene costituita al fine di promuovere una destinazione turistica. Ha principalmente la funzione di favorire l’integrazione dei servizi offerti dagli operatori che agiscono all’interno della filiera turistica locale, al fine di contribuire alla definizione di un prodotto turistico il più possibile unitario. Promuove, a tal fine, iniziative volte a stimolare la collaborazione fra gli operatori turistici locali e le imprese di intermediazione turistica.
La DMO si avvale di una piattaforma tecnologica di gestione dei dati, il cosiddetto DMS (Destination Management System), che raccoglie e organizza gli scambi informativi in modo automatizzato, per poi renderli disponibili tanto agli operatori della filiera turistica locale quanto ai potenziali viaggiatori in cerca di informazioni, solitamente attraverso il portale turistico istituzionale della destinazione.

Tavolo del Contratto di Paesaggio. L’elaborazione di un quadro conoscitivo delle criticità, delle opportunità e dei valori ambientali, paesaggistici e territoriali, che metta a sistema organicamente le progettualità esistenti, nel quale dovranno essere prese in considerazione le componenti ambientale, agraria, naturalistica, infrastrutturale, con una particolare enfasi per il territorio antropizzato in termini di riqualificazione e recupero degli insediamenti esistenti al fine di adottare le metodologie e gli strumenti digitali interattivi per una lettura integrata ed organica del quadro conoscitivo. Il Tavolo di lavoro interistituzionale riunisce i soggetti che esprimono interesse o titolarità rispetto alle tematiche affrontate dal Contratto di paesaggio. Con i portatori di interessi presenti nei territori interessati si perseguono obiettivi al tempo stesso economici, sociali, territoriali per migliorare la qualità dei paesaggi locali, per trovare soluzioni eque e condivise, ma soprattutto orientate all’interesse pubblico, nel rispetto delle singole specificità ed autonomie.

Valorizzazione Patrimonio Comunale

All’interno di questo contesto, in coerenza con le esigenze espresse ed appena ricordate tra gli obbiettivi primari dell’amministrazione comunale indichiamo di operare per:
– La valorizzazione delle infrastrutture dell’aeroporto ELEUTERI di Castiglione del Lago e il completamento del ripristino delle strutture esistenti. La definitiva ristrutturazione del Centro Sociale e della tenso-struttura (oggi precaria) che potrà ospitare le attività ricreative e culturali delle associazioni, che saranno il veicolo della futura gestione e vitalità dell’area, manutenendola e valorizzandola nell’interesse pubblico, sociale e turistico recettivo, puntando alla ridefinizione del progetto di sviluppo concordato con il Demanio, per intercettare nuove risorse da finanziamenti europei e fondi ITI (Investimento Territoriale Integrato).
– La definizione di un protocollo sperimentale di coltivazione dei terreni agricoli nella fascia compresa tra il bagnasciuga (Prati Umidi) ed il primo anello viario basato su metodi di agricoltura conservativa con l’apporto della tecnologia EM (Effective Microorganisms) per qualificare i prodotti, rivitalizzare i terreni coltivati con effetti diretti e salutari sulle acque del lago coinvolgendo le associazioni, i proprietari, le imprese agricole interessate.
– La valorizzazione dell’ISOLA POLVESE (d’intesa con la Provincia) intervento per consolidare la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza
strategica tale da consolidare e promuovere il processo di sviluppo. Ci attiveremo per un collegamento diretto di navigazione con Castiglione del Lago nel periodo estivo. Incentiveremo in collaborazione con ARPA il centro di ricerca per la salute dei bacini d’acqua interni.
– Ridiscussione della disciplina dell’Area Parco del Trasimeno, con rivalutazione di regole e regolamenti per la gestione integrata delle sponde e dei dragaggi nelle zone antropizzate e turistico ricettive. Lavoreremo per chiedere risorse certe, adeguate e congrue a risolvere i problemi della stagione turistica. Basta lavorare in emergenza.
– Ridiscussione del bando per la vendita dell’area fronte cantiere comunale per finalità socio/culturali e non solo commerciali.
– Recupero dei volumi dell’ex Potabilizzatore lungolago finalizzandone la destinazione ad uso coerente all’area, anche tramite bando di concorso di idee. Sarà comunque un impegno quello della bonifica e demolizione delle strutture fatiscenti a prescindere dal futuro utilizzo.
– Ristrutturazione del teatro della Rocca Medievale come uno dei punti focali di sviluppo.
– Bando per l’utilizzo dell’ex Asilo Reattelli come un laboratorio/startup per un progetto sulla formazione delle professionalità e dell’innovazione.
– La pianificazione comunale deve essere incardinata in un indispensabile Piano Strutturale di area vasta che coinvolga tutte le amministrazioni lacustri e che abbia profilo di questione su scala Regionale e Nazionale, finalizzato ad una politica di valorizzazione delle risorse del Lago (sponde, ittica, paesaggio, antropologia) che abbia una voce unica e conseguentemente la forza per richiedere Fondi Europei per la tutela e valorizzazione di un contesto unitario.
– Redigeremo un progetto per il recupero delle strade vicinali e dei percorsi storici, per sfruttare al meglio le potenzialità attrattive del territorio.
– Daremo un nuovo respiro a Palazzo Moretti di Pozzuolo, supportando l’Associazione Franco Rasetti, il festival della fisica e le potenzialità dello spazio espositivo.
Palazzo della Corgna. Il percorso museale sarà arricchito dalla narrazione audiovisiva con la moderna tecnologia tridimensionale per far rivivere la storia di Castiglione e dei Della Corgna. Inoltre svilupperemo un’applicazione multimediale interattiva Ascanio Touch che presenterà l’opera pittorica e architettonica del Palazzo, della Rocca e del territorio, secondo vari percorsi tematici di ricerca che consentiranno di interagire con gli affreschi e con la città, per scoprirne ogni dettaglio.
– Sposteremo l’Antiquarium al piano terra del palazzo Della Corgna per renderlo più fruibile e per contestualizzare meglio il godimento dei percorsi storico artistici e degli stessi manufatti.

Turismo / Sviluppo / Lavoro

Vediamo nel turismo una grande opportunità, ancora tutta da scoprire e sfruttare.
Pochi giorni di permanenza, vincoli assurdi che ci impediscono di pulire, dragare i porti e le zone di importanza turistica, mancanza di collegamenti e di sinergia con la vicina Toscana, sono i principali ostacoli che impediscono al nostro paese di fare un cambio di passo decisivo.

Per noi: TURISMO + AMBIENTE + CULTURA = LAVORO.

La bellezza sarà leva del nostro sviluppo. Fare meno, fare bene!
Perché per prima cosa dobbiamo essere felici NOI di vivere a Castiglione del Lago, perché questa è la vera promozione e strategia di marketing per chi viene a visitarci.
Bisogna lavorare per far sì che Castiglione del Lago ed il suo territorio collinare siano una meta turistica 365 giorni all’anno, soprattutto nei mesi autunnali, attraverso lo sviluppo del turismo sociale.
L’ambiente, il paesaggio, il lago, sono la nostra prima industria, da difendere, proteggere e preservare e nel rispetto di questi pilastri diremo sì agli investimenti che creano sviluppo.
Faremo investimenti significativi sulla bellezza, vivibilità e fruizione del centro storico, su elementi di qualità presenti nelle nostre frazioni per valorizzarli nella rete dell’offerta turistico ricettiva, per migliorare la qualità della vita dei residenti, degli esercenti e dei turisti.
Turismo è anche agricoltura di qualità, l’agricoltura cioè dei prodotti con un valore aggiunto territoriale che “vendono” e promuovono il territorio creando ricchezza. Vogliamo i nostri imprenditori agricoli sicuri di potersi confrontare con un’Amministrazione che guarda a loro con speranza: perché nel mondo, le start-up
agricole sono più di quelle tecnologiche e su questo vogliamo scommettere.
Saremo aperti al confronto con i commercianti e con le associazioni di categoria, li ascolteremo e, insieme, sceglieremo le strade da percorrere.
Il turismo rappresenta una delle basi economiche più importanti per Castiglione del lago, in grado di attivare un indotto importante, legato ad altri settori quali l’agricoltura, l’artigianato e i servizi. Il nostro paese è inserito all’interno di una “destinazione turistica” più ampia, legata alla fruizione della risorsa più importante: il lago Trasimeno, con i suoi borghi e paesaggi. Questa destinazione gode di un mercato consolidato e di una posizione centrale in Italia centrale, lungo le direttrici nord-sud (Roma-Firenze) ed est-ovest (mar Adriatico-mar Tirreno). Occorre oggi immaginare un turismo sempre più di qualità e de-stagionalizzato, esaltando le risorse proprie del territorio e l’integrazione con quelli limitrofi naturalmente vocati al turismo (Val di Chiana e Perugino/Assisano). I cambiamenti avuti negli ultimi anni nel settore, con l’imponente crescita di nuovi intermediari online (le cosiddette OTA, come booking.com), l’accorciamento del tempo di vacanza e la sempre maggiore frequenza di brevi viaggi (fine settimana) e la ricerca di percorsi di vacanza legati alla valorizzazione dell’esperienza del viaggiatore impongono un approccio proattivo e d’insieme da parte delle destinazioni turistiche in cui la parte pubblica e privata agiscano in maniera sinergica e strategica. Per questo appare indispensabile la creazione di un soggetto pubblico-privato in grado di svolgere la promozione e la commercializzazione della destinazione turistica Trasimeno, in grado di raccogliere le migliori esperienze presenti sul territorio, aggregarle e farne sistema.
Proporremo un “Festival del lago”, una manifestazione unificante di livello nazionale che coinvolga centri storici e località sconosciute ai più; che legga e faccia leggere il Trasimeno come un territorio unitario, da vivere a 360 gradi e 365 giorni all’anno. Attingendo idee e spunti dal progetto Art City (Regione Lazio).
Dobbiamo imporre l’attenzione sul nostro territorio a livello internazionale (nelle manifestazioni dei comuni di confine convergono artisti ed intellettuali da tutta Europa), i confini amministrativi in una realtà assorbente e totalizzante come il Lago Trasimeno sono fuorvianti e non possono essere né percepiti né compresi dai turisti.

Impresa Innovativa

Agricoltura e prodotti tipici. Il nostro territorio è ricco di prodotti agricoli che possono essere valorizzati individuando le loro specifiche caratteristiche rispetto ai tanti del resto della regione e dell’Italia. Fondamentale è aiutare i produttori a puntare al massimo della qualità raggiungibile nonché a ottenere tutti i riconoscimenti da Enti e Associazioni che possono contribuire alla loro conoscenza nel mondo.
L’amministrazione si dovrà porre come interlocutore e sostenitore del lavoro di un Consorzio di Tutela per la DOC Colli del Trasimeno per tutte le nostre eccellenze agro alimentari. Si dovrà lavorare per la valorizzazione dell’olio di quest’area del Trasimeno e delle sue specifiche caratteristiche che si potrebbero evidenziare in collaborazione con i frantoi locali. Allo stesso modo si dovranno preservare e valorizzare i piatti a base di pesce e le loro ricette originali: tegamaccio, sugo con le uova di luccio o carpa, brustico, rapi del Trasimeno e non ultimo l’aglione che i ristoranti del luogo non dovrebbero trascurare di proporre e che dovrebbero diventare segni distintivi. Un pacchetto globale di produzioni che legano il lavoro degli agricoltori con quello dei negozi di prodotti alimentari e dei ristoranti e che valorizzano la nostra come un’area ricca di proposte da scoprire.
– La creazione di microimprese a basso impatto ambientale. Essendo Pineta l’unica area a destinazione interamente produttiva del comune, facilmente accessibile dalle principali arterie viarie e ferroviarie, è urgente che Anas realizzi quanto prima l’ampliamento della S.R. 71 dall’uscita del raccordo Perugia-Bettolle sino a Castiglione del Lago. Dobbiamo incentivare, facendo leva sulla defiscalizzazione da un lato e sulla ottimizzazione della logistica dall’altro, il rafforzamento delle imprese esistenti, divenendo attrattivi per nuove imprese e nuovi investimenti. Nella prospettiva di un’ulteriore qualificazione del settore agricolo, ittico e dell’artigianato, mediante l’impulso alle produzioni tipiche, si dovranno trovare spazi nel capoluogo e nelle frazioni per favorire la produzione e la vendita come strumenti di marketing e soprattutto di creazione di occasioni di lavoro per i giovani. Si darà priorità al consumo a km zero delle produzioni di olio, vino, prodotti ortofrutticoli, ittici e artigianali; ciò anche per il tramite della creazione di marchi e filiere “del gusto e della bellezza” nel settore delle carni e dei prodotti tipici in genere.
Nuove tecnologie. Attraversiamo un’epoca di profonda e rapida evoluzione tecnologica, dalla digitalizzazione sempre più spinta delle comunicazioni e dei commerci alla sempre più elaborata e pervasiva progettazione della cosiddetta intelligenza artificiale: importanti studi accademici (Oxford University) di categoria (Ig Metall tedesca, il più grande sindacato manifatturiero europeo) e di istituti economici come il WTO, oscillano su previsioni relative a profondi mutamenti della composizione materiale del mondo del lavoro entro i prossimi 20 anni. Indipendentemente dal fatto che la questione la si voglia leggere da un punto di vista catastrofista o positivista l’elemento certo è che, nelle dinamiche globali, chi non coglierà l’occasione di affrontare in maniera intelligente la cosiddetta quarta rivoluzione industriale rimarrà indietro. Infatti, come in ogni mutamento epocale se alcuni mestieri e professioni vanno in disuso, altri nuovi e con maggiore grado di formazione e professionalità possono affacciarsi, sarebbe interessante conciliare l’uso delle nuove tecnologie con la valorizzazione e la conoscenza delle specificità locali del nostro territorio.
– Promuoveremo, infine, le attività legate alla pesca ed al suo indotto di elaborazione e commercializzazione del prodotto.

Digital Divide

Siamo periferia anche digitale! Castiglione del Lago, ma soprattutto le frazioni, non sono raggiunte da collegamenti wifi efficienti. Anche i server che dicono di offrire assistenza nella zona non danno un servizio adeguato pur essendo molto costosi. Va studiato un metodo perché in tutto il Comune si possa usufruire di internet in modo facile ed economico.
Attraverso la comunicazione digitale si possono raggiungere i giovani, ma anche gli adulti che ormai sono obbligati (non solo per lavoro) a usarli.
Un’Amministrazione che voglia davvero tenere informati i cittadini non può limitarsi a informare tramite un sito. Inoltre quello attuale va reimpostato e integrato per fornire informazioni più chiare e accessibili, deve poter arrivare dentro le case o meglio i telefoni e i computer. E’ questa la sfida: “andare verso” i cittadini non chiedere loro di “venire verso”.

Viabilità / Manutenzione

Una viabilità funzionale è il presupposto di crescita e sviluppo.
Riqualificare e dotare di servizi la nostra stazione ferroviaria sarà un impegno prioritario. Il collegamento con Chiusi e con la stazione di Alta Velocità dovrà essere ottimizzato. Porremo all’attenzione delle istituzioni il problema del collegamento con Perugia
dell’area Trasimeno sud, con la valutazione di un passaggio trans-collinare di immediato raccordo con la piana di Corciano che ci pare funzionale non solo alle esigenze locali, ma anche finalizzata al migliore utilizzo dell’alta velocità ferroviaria e per emergenze sanitarie.
Riporteremo l‘attenzione e le risorse sulle nostre strade. Basta interventi a pioggia. Basta rattoppi.
Potenzieremo la manutenzione ordinaria investendo sulle risorse umane del Cantiere Comunale e su nuove indispensabili macchine da lavoro.
Sì ad un piano degli asfalti rigoroso per risolvere le URGENZE e le criticità. L’obiettivo è quello di provvedere alla sistemazione 10 km di strade comunali e provinciali all’anno.

Sanità / Salute

Gestire al meglio le risorse economiche, umane e strutturali per dare risposta adeguata ad esigenze di prevenzione e terapia che mutano con l’evolversi di tecnologia, organizzazione sanitaria, conoscenze e tecniche.
Dobbiamo porci un problema generale di area in riferimento all’organizzazione sanitaria nei comuni circumlacuali, aperti a soluzioni che riconoscano le necessità di salute di tutti e forniscano risposte adeguate, partendo dalla consapevolezza che il venir meno dell’“Ospedale del Trasimeno” ci obbliga a difendere l’attuale presidio ospedaliero.
Il “S. Agostino” di Castiglione del Lago, con il residuo bacino di utenza e la perdita del punto nascita, per poter avere una prospettiva, necessita di una visione strategica che dobbiamo ben rappresentare agli organismi Regionali, partendo dall’accordo sottoscritto con la Regione Umbria.
Nel prossimo futuro la sua migliore operatività la vediamo inquadrata in un contesto di collaborazione definita e organizzata con i presidi viciniori della Toscana (sanità di confine). Sono comunque ineludibili:
– un Servizio di 118 e Pronto soccorso strutturato con astanteria.
– una Diagnostica sempre evoluta.
– una Degenza Internistica adeguata nella dotazione di posti letto e qualità nella gestione della patologia prevalente.
– il consolidamento di servizi di eccellenza quali nefrologico-dialisi che danno risposte a utenti di un’area vasta.
– una Chirurgia con servizio anestesiologico per interventi urgenti di base e per dare risposta sollecita a prestazioni programmate.
– l’individuazione di attività specialistiche di eccellenza tali da qualificare la struttura anche, se necessario, utilizzando professionalità non strutturate.
fornire nella struttura prestazioni specialistiche ambulatoriale per eliminare inaccettabiliperegrinazioni di pazienti in altri presidi regionali e recuperare prestazioni in attuale sofferenza quali il servizio ginecologico.
Una priorità assoluta è realizzare il Nuovo Distretto-Centro di salute, struttura indispensabile per superare l’assoluta attuale inadeguatezza. Attorno a tale struttura e nel suo contesto dovranno essere forniti e organizzati tutti quei servizi Socio-sanitari di territorio, di assistenza a domicilio, di prevenzione pubblica e personale, di riabilitazione e gestione delle cronicità, di educazione sanitaria.
Incentiveremo imprese private a investire sul territorio, nello specifico nella struttura di Pozzuolo, per la creazione di una struttura adeguate alla necessità della lunga degenza.

Sport

Immaginiamo lo sport come un grande collettore sociale e scuola di vita per le nuove generazioni.
Promuoveremo ogni associazione sportiva che investe sui giovani e sul loro sviluppo.
Ci impegneremo a risolvere definitivamente il problema della piscina comunale e dei campi da tennis per i quali individueremo un luogo idoneo, a basso impatto urbanistico, per permettere di investire su una struttura coperta e funzionale.
Lavoreremo per la creazione di una “Cittadella dello Sport” da realizzarsi presso le aree pubbliche poste fra viale Umbria e viale Trappes, prevedendo un nuovo campo di allenamento nel capoluogo, assieme alla messa a norma degli altri impianti delle nostre frazioni: Pozzuolo, Macchie, Panicarola, e Piana.
Renderemo il palazzetto agibile, moderno e disponibile per tutte le associazioni sportive.
Faremo di tutto per trovare risorse (pubbliche e private) per promuovere tutte le manifestazioni sportive esistenti e di futura progettazione. Anche in questo settore abbiamo una ricchezza di associazioni che danno lustro al territorio, che si prendono cura delle strutture, dei porti, del lago e con il loro impegno promuovono e fanno vivere il nostro paese: noi vogliamo incoraggiarle, tutelarle e sostenerle.

Turismo Sportivo

Il nostro territorio è ricco di realtà, sviluppabili in possibilità e in conseguenti opportunità.
Le realtà in questione sono legate ad un bacino sportivo particolarmente ricco di associazionismo e di iniziativa; basti pensare alla vela, al podismo, al ciclismo, e alle varie manifestazioni a livello nazionale e internazionale che questi mettono in atto, con il richiamo di migliaia di partecipanti ed il conseguente indotto al seguito che ogni volta fanno registrare il tutto esaurito nelle strutture ricettive di Castiglione del Lago, del suo territorio e nelle vicine località. La realtà è ancora fatta di impianti tecnici (crossdromo di Gioiella, Piscina Comunale, Tiro al Volo di Pozzuolo, la struttura organizzativa del Triathlon o dell’endurance equestre) con trascorsi di attività a livello assoluto ed oggi purtroppo per vari motivi decisamente sottoutilizzati o non più attivi.
Queste realtà dovranno svilupparsi in possibilità di interazione con le strutture ricettive presenti per contribuire all’obiettivo già sopra espresso, che la stagione turistica non duri 3, massimo 4 mesi l’anno. Dovranno operare in modo tale da avallare, sponsorizzare e incentivare tali iniziative durante tutto l’anno, seguendo anche le caratteristiche e la periodicità delle stesse; si dovrà creare per quanto possibile un calendario di iniziative, con interazioni e scambi pratici fra le Associazioni, gli enti e il privato. Per deduzione, da questo contesto, potranno nascere opportunità di crescita dell’immagine turistica delle nostre aree, con a loro volta il perfezionarsi di nuove figure professionali (escursioni guidate con degustazioni, percorsi artistici e culturali, occasioni di intrattenimento per l’indotto creatosi con nuove necessità di vitto e alloggio.)
Il turismo sportivo è da identificarsi ancora con l’ennesima “fabbrica verde e sostenibile” del Trasimeno aprendo la via ad un nuovo modo di rispondere alle richieste del settore; un concetto ampliabile e in grande crescita nell’ultimo decennio.

Cultura

La cultura è ricchezza. L’utilizzo produttivo del patrimonio pubblico sarà la nostra priorità.
Abbiamo un patrimonio storico e una storia da riscoprire, promuovere e valorizzare.
Promuoveremo la nascita di un comitato scientifico per lo studio del nostro patrimonio archeologico, architettonico, artistico e paesaggistico: per mettere a disposizione del mondo la bellezza e la ricchezza del nostro paese. La nostra storia diverrà la nostra prima attrazione turistica.
Daremo dignità alla Rocca Medievale, unica al mondo, straordinario palcoscenico sottoutilizzato per le sue potenzialità. Faremo un investimento importante per tutta la nostra comunità: il nuovo TEATRO DELLA ROCCA MEDIEVALE. Assieme ad un indispensabile AUDITORIUM per gli eventi di musica classica, contemporanea e sperimentale e il turismo congressuale. Ridaremo vigore ai festival ormai storici che non possiamo permetterci di perdere, come Trasimeno Blues, ma promuoveremo anche eventi e festival innovativi, dal teatro, alla musica classica e all’arte contemporanea.
Non rinunceremo neppure al nostro cinema che rappresenta un investimento coraggioso che arricchisce la nostra comunità.
Vogliamo far crescere tutte le realtà che stanno rendendo un grande servizio a Castiglione del lago, insegnando arte, musica, disciplina e passione a tanti nostri giovani. Vitalizzeremo l’attività della biblioteca Comunale, come luogo di promozione di eventi culturali.
Sfruttando a pieno le potenzialità dell’aeroporto Eleuteri, come aviosuperficie per turismo aereo evoluto ed esigente e come GRANDE ARENA PUBBLICA per eventi e manifestazioni.
Vogliamo accendere i riflettori su Castiglione del Lago!

Frazioni

Proporremo i Comitati di Frazione, per condividere le scelte e entrare nei problemi di chi vive nelle frazioni. Per ripopolare le nostre frazioni occorre infatti agevolare le attività commerciali e difendere i presidi pubblici e gli uffici e potenziarne i servizi, ma siamo anche consapevoli che l’Amministrazione da sola non basta. Per far ripartire l’economia dei nostri piccoli borghi dobbiamo aumentare gli interventi di manutenzione, la cura dei particolari, delle strade, delle banchine, delle scoline e delle strade bianche.
Apriremo un presidio del Comune fisso una mattina a settimana nelle zone più distanti dal capoluogo a Villastrada, Pozzuolo e Pineta per permettere ai cittadini di richiedere informazione e avere a disposizione i servizi di base. Perché nessuno si senta escluso e meno importante.
Utilizzeremo le aree e le piazze delle frazioni per organizzare eventi, cultura e intrattenimento e istituiremo un “Festival di Confine delle Arti e della Musica” per stimolare l’indispensabile scambio culturale tra due regioni. Difenderemo gli uffici postali delle nostre frazioni, insieme all’immediato potenziamento e messa in sicurezza di quello del capoluogo. Inizieremo un intervento per la manutenzione, il decoro e una nuova edilizia cimiteriale.
Ricercheremo una soluzione, rapida per quanto consentito da norme e leggi, di gravi danni ambientale (vedi Petrignano e Porto) dovuti a improvvidi interventi edificatori.

Osservatorio Scuola

Compartecipazione cittadina allo sviluppo, alla crescita e alla formazione, dall’infanzia alla adolescenza, dei nostri giovani. La nostra proposta “Osservatorio Scuola” nasce dalla necessità di chiamare la cittadinanza ad un ruolo di supporto critico e propulsivo, proprio di una comunità autenticamente democratica; la nostra proposta nasce dalla necessità di un protagonismo più nuovo e incisivo rispetto al recente passato, riscoprendo strumenti nuovi e necessari per far fronte a distorsioni e modelli comportamentali che lusingano più che realizzare il benessere fisico e psicologico che di frequente accompagna ogni crescita, serena ed equilibrata e dello sviluppo psicosociale dei nostri giovani. Pertanto, la nostra proposta intende stabilire, nel Comune di Castiglione, un circuito virtuoso di comunicazione partecipativa, mediante progressive interazioni, tra i futuri responsabili politico-amministrativi del settore scuola e le componenti dei docenti, quelle dei genitori e quelle degli studenti, in primo luogo.
Riteniamo, così facendo, che possa maturare, ancor di più, quella sensibilità sociale, politica e culturale necessaria a far fronte ai molteplici ed inediti bisogni che emergono dal mondo della nostra scuola. Da qui la necessità della presenza di uno staff di cittadinanza quale autorevole sensore, ufficiosamente presente nei circuiti dell’Amministrazione Comunale preposta al governo della cultura e della formazione del nostro territorio. In questo modo, la tradizionale ritualità orizzontale e burocratica si arricchisce di un osservatorio a più dimensioni fatto da chi respira la ansie della scuola dalle emozioni dei propri figli; fatto da chi ripone le speranze in una alfabetizzazione morale e culturale dei nostri giovani come strumento per guardare il presente ed il futuro; fatto da chi, giorno dopo giorno, dispone di quella energia educante come formula affettiva e professionale che attiva inediti e meravigliosi sviluppi che segnano le differenze e le personalità di ogni soggetto che cresce. Pertanto, condividiamo che la scuola non va solo fotografata, la scuola va capita, interpretata e partecipata ed è per questa ragione che il “Comune” può e deve “contribuire” ad arricchire i contenuti delle articolazioni didattiche ed educative che in “essa” prendono corpo e si strutturano, proponendo, nel corso dell’anno scolastico, nel quadro complessivo di tutti gli ordini scolastici presenti nel territorio, mediante una strategica programmazione amministrativa, momenti di approfondimenti su tematiche disciplinari divulgatamente aperte, supportate anche da specialisti di varia provenienza e di sicura competenza.
Solo così facendo, l’amministrazione comunale effettivamente potrà comunicare con il dinamismo delle intelligenze che pulsano nei banchi di scuola del nostro territorio.
Ovviamente, i propositi di natura didattico-formativa non escludono le responsabilità amministrative sul governo del patrimonio strutturale proprio dell’edilizia scolastica castiglionese, del centro, come quella delle frazioni. Siamo consapevoli che l’ambiente fisico e tecnologico, come predisposizione all’apprendimento ed alla formazione, è fondamentale e che alle tradizionali suppellettili vanno aggiunte come corredo didattico strumentazioni interattive con il mondo dell’intelligenza artificiale. Pertanto, la nuova amministrazione comunale, dopo una ricognizione dei “bisogni materiali” delle singole realtà scolastiche, si farà responsabilmente carico di soddisfarne le esigenze rilevate.

La Scuola “verticale”

L’istruzione è una priorità per un territorio che vuole svilupparsi e avere speranza nel futuro.
Se c’è un investimento pubblico più giusto di altri, sicuramente è quello sull’educazione e sulla formazione.
Continueremo l’opera della messa in sicurezza dei vari plessi scolastici e investiremo sul loro ampliamento e ammodernamento, incentivando, attraverso finanziamenti europei e comunali, le attività scolastiche.
Asili nido comunali
Gli asili nido comunali vanno sostenuti e rafforzati, bisogna allargare alla base la piramide dell’educazione, consentendo l’accesso alle strutture educative pubbliche a quei cittadini finora esclusi da questo fondamentale servizio, attivando al contempo progetti di continuità educativa con la scuola dell’infanzia Statale, in special modo laddove asilo nido e scuola dell’infanzia sono ubicati nel medesimo plesso scolastico.
Scuola dell’infanzia
Vanno il più possibile mantenute in funzione quelle strutture che ancora oggi rispondono al bisogno della comunità. Queste scuole specialmente nelle frazioni del nostro comune rappresentano momenti incancellabili della memoria storica delle comunità locali ed una loro chiusura renderebbe orfani generazioni di cittadini privandoli di un fondamentale presidio e riferimento socio-educativo.
Scuola primaria
La scuola primaria va difesa nella qualità e funzionalità educativa finora espressa sostenendone progetti e risultati. Vanno potenziate tutte quelle esperienze scolastiche che nel corso degli anni sono “uscite dalle mura scolastiche” e sono riuscite nel loro percorso formativo ad ossigenare la cittadinanza castiglionese di quella autentica e genuina cultura di cui la scuola primaria è capace.
Scuola secondaria
Vanno consolidati gli eccellenti risultati ottenuti dagli istituti delle scuole medie e superiori del nostro territorio e occorre una visione d’insieme della progettazione del futuro ricercando tutte le possibili opportunità per ampliare ulteriormente l’offerta formativa. Per quanto riguarda la scuola superiore occorre potenziare la formazione
professionale come fonte di innalzamento della qualità delle nostre attività locali, ricercando, in accordo con la dirigenza scolastica, tutte le possibili opportunità affinché i nostri giovani non debbano recarsi obbligatoriamente a formarsi fuori dal nostro Comune o addirittura fuori dalla nostra regione. Nel contempo appare importante puntare sull’indirizzo informatico e soprattutto quello economico per garantire sbocchi lavorativi nell’ambito turistico.
Corsi universitari
Il centro studi demo-etno-antropologici di specializzazione post universitario collocato a Castiglione del Lago oggi presso alcuni locali dell’ex asilo Reattelli rappresenta, per il nostro paese, oltre che un motivo di orgoglio un’occasione di stimolo ed utilizzo delle risorse conoscitive di cui questo centro dispone. A tale riguardo l’amministrazione comunale si farà promotrice di progetti di reciproco scambio tematico e culturale tra il centro e le scuole del territorio.
Potenzieremo, inoltre, in tutte le scuole del nostro territorio, le possibilità di accesso e connessione alla rete.
Infine, laddove si evidenzieranno bisogni specifici deve essere valutata la possibilità di ripristinare una rete di ludoteche, centri gioco e luoghi di incontro giovanile, in particolare per quelle fasce che in difficoltà socioeconomiche non possono usufruire delle numerose offerte, comunque tutte a pagamento, di cui dispone il territorio comunale (scuole di avviamento alle varie discipline sportive, piscina comunale, scuola di musica ecc.).
Presidi socioculturali che possano anche svolgere una funzione di prevenzione contro la microcriminalità.

Associazionismo

Il nostro paese invecchia, ma per fortuna invecchia BENE.
Le associazioni danno gambe alle idee. Sono la vera politica, il vero collante sociale e anche a Castiglione del Lago ricoprono un ruolo fondamentale nella nostra comunità.
Faremo di tutto perché i più deboli e svantaggiati abbiano la stessa dignità dei primi, anche sostenendo le persone e le associazioni che si adoperano per chi è in difficoltà: per garantire salute, benessere, istruzione di qualità, parità di genere, accesso ad acqua e energia pulita, per ridurre le disuguaglianze.
L’assistenza agli anziani, la solidarietà, lo studio, la musica, la promozione delle arti, della scienza, delle tradizioni folkloristiche, della storia, delle pari opportunità e del nostro paese, sono solo alcuni dei temi che uniscono la voglia di stare insieme delle persone.
Per questo dobbiamo definitivamente dare decoro ad una casa dell’associazionismo e chiudere per sempre il capitolo della precarietà della tensostruttura.
Occorre ridefinire l’offerta dei servizi tra pubblico e privato: sarà fondamentale il rafforzamento della rete di solidarietà tra l’Amministrazione, il mondo associativo e il terzo settore andando a sviluppare progetti che stimolino l’impegno delle tante forze presenti sul territorio nell’interesse della comunità di Castiglione del Lago e delle sue frazioni. Andranno sostenuti e realizzati poli di aggregazione sociale, dove le diverse realtà del territorio possano trovare sede e riferimento per le proprie attività e progetti, favorendo l’incontro intergenerazionale nella valorizzazione delle risorse e delle diverse competenze al servizio del nostro territorio.
Con le associazioni stringeremo un patto, aprendo una fase attiva di ascolto e confronto e passando dalla semplice partecipazione delle idee al COINVOLGIMENTO sulle scelte.
Delegheremo a chi lo vorrà, la realizzazione di iniziative sociali, culturali e ricreative in piena autonomia e con tutto il supporto dell’Amministrazione.
Daremo sostegno finanziario alle associazioni che si adoperano nell’assistenza e nella prestazione di servizi a chi è in difficoltà.
Sosterremo più possibile la cooperazione sociale.
Istituiremo una delega al Volontariato nell’intento di conoscere meglio le esigenze di questo settore e di trovare insieme le soluzioni percorribili.
Un nuovo Piano Regolatore Sociale. La crisi ha mutato profondamente i rapporti interni alla società, mentre il progressivo invecchiamento della popolazione e la
precarietà lavorativa nelle fasce più giovani della popolazione, hanno invertito per la prima volta una tendenza che sembrava essere stabile dal dopoguerra in avanti: le nuove generazioni non possono ambire ad un miglioramento delle condizioni materiali e di benessere complessivo rispetto alle generazioni precedenti; l’Umbria è la regione che ha perso la maggiore quota percentuale di Pil a livello nazionale (seconda solo al Molise) e da decenni è in calo la percentuale di reddito che le famiglie umbre investono nella formazione e nello studio dei propri figli (Agenzia Umbria ricerche). Il Comune è l’ente di prossimità maggiormente interessato nell’erogazione di salario indiretto, ovvero tutte quelle forme di intervento sociale che ridistribuiscono servizi tramite la fiscalità generale. Aver mantenuto, quando non aumentato, la quantità di interventi in spesa sociale è sicuramente un segnale positivo, tuttavia occorre calibrare questa spesa in base alle nuove e mutate esigenze sociali. Per questo proponiamo la costruzione di un grande appuntamento promosso dall’Amministrazione, in collaborazione con atenei e centri di ricerca, che rilanci una stagione di programmazione degli interventi in materia socio assistenziale adeguata ai nuovi bisogni.
Cooperazione Internazionale. Il tema dei flussi migratori non è un dato accidentale, ma una tematica epocale che non può essere ridotta a questione puramente etica; occorre valorizzare l’aspetto della cooperazione internazionale in collaborazione con le Ong locali del settore, accedendo a bandi e progetti europei, al doppio fine di tentare di risolvere alla radice il problema, delle emigrazioni di massa, contribuendo all’autosviluppo delle popolazioni migranti, e di approfondire la conoscenza dei flussi che arrivano nel nostro territorio, mettendo l’amministrazione nella condizione di affrontare più approfonditamente le esigenze sociali.

Potenziamento Ufficio Servizi Sociali e Politiche per la Famiglia

É l’attuale emergenza con tante necessità e poche risorse economiche e di personale per darvi risposta. Non può essere solo un lavoro di risposta ai casi drammatici, ma deve essere anche di attenzione e sostegno alla coesione e alle necessità in particolare delle famiglie.
Bisogna riscoprirsi comunità.
Aiutando le famiglie si aiutano giovani e anziani che in esse vivono. É necessario individuare ogni mezzo per ridurre le tasse e le spese a loro carico e favorire l’accesso ai servizi.
La nostra politica intende promuovere una progettualità specificatamente rivolta a questo target sostenendo iniziative inerenti al sostegno della genitorialità (dal sostegno alla nascita dei figli, ai problemi degli adolescenti), servizi per l’infanzia, alla mediazione familiare (es: nelle separazioni e nelle successioni), al sostegno delle
famiglie con disabili, persone non autosufficienti e nuclei a basso reddito.
Sarà quindi fondamentale avere servizi di qualità e una struttura a cui riferirsi come un “Centro per le famiglie/Consultorio”, da sviluppare in ambito Distrettuale. Consultorio che non deve essere un ufficio burocratico, ma un luogo di formazione, accoglienza e aiuto alle necessità delle donne e delle famiglie così come previsto dalla legge 194.
Appare inoltre fondamentale sviluppare la capacità di facilitare gli orari dei servizi ai cittadini, sia nelle strutture che nell’assistenza domiciliare, per andare incontro alle
diverse esigenze delle famiglie.
È necessaria una sorta di censimento dei bisogni e delle risorse. Per tentare di trovare risposte e quindi comprendere l’entità delle risorse necessarie a darle, si devono conoscere bene i problemi: quante famiglie (italiane e non) hanno problemi economici e sociali, quali di esse possono contraccambiare con il proprio apporto di tempo ed energie prestando servizi alla comunità, in modo che recuperino la dignità che spetta ad ognuno. Pagando loro le bollette si aiutano in modo transitorio, ma si toglie loro dignità, si instaura un meccanismo di assistenzialismo che a lungo andare è deleterio. Dando loro modo di rendere per ciò che ricevono si dà una concreta possibilità di emancipazione. È il principio già attuato in vari Comuni (Narni, Milano, Bari) del Baratto Amministrativo uno strumento che consente ai cittadini di pagare debiti con la pubblica amministrazione attraverso lo svolgimento di lavori socialmente utili.

Welfare Sociale

Il nostro territorio, negli ultimi anni, ha visto sempre più contrarsi l’offerta di occupazione e di lavoro e, nonostante la buona tenuta delle reti di solidarietà famigliare, si sta determinando un forte peggioramento dell’economia globale con un aumento dei cittadini in situazioni di difficoltà. Per questo vogliamo:
Valorizzare e rafforzare il rapporto con il volontariato sociale.
Rafforzare il ruolo dello Sportello sociale, dell’Ufficio di Cittadinanza e valorizzare la qualità delle professionalità esistenti. Strumento fondamentale degli interventi sociosanitari restano i Piani Sociali di Zona. A nostro avviso l’amministrazione dovrà promuovere ogni azione politica per sostenere un livello positivo di protezione sociale, riqualificandosi nella ricerca di risorse sul territorio verso interlocutori pubblici (Stato, Regione, Europa) e privati (Fondazioni bancarie, volontariato e privato sociale) nel tentativo di contrastare la limitata disponibilità di risorse.
Attivare azioni di prevenzione diffusa, (violenza di genere, bullismo) tanto attraverso opportune campagne informative, quanto attraverso servizi resi direttamente alla cittadinanza: istituzione di sportelli di ascolto, diretti da professionisti del settore, (minori, adolescenti, portatori di handicap, donne e anziani, famiglie). Mettere in atto Progetti personalizzati di inclusione predisposti da un’équipe multidisciplinare costituita dagli ambiti interessati (amministrazione ed enti competenti sul territorio in materia di servizi per l’impiego, formazione, politiche abitative, tutela della salute, istruzione).
Potenziare i servizi a favore di minori in difficoltà e sviluppare misure a favore delle persone disabili (casa, inserimento lavorativo, sostegno famiglia), sostenere la non autosufficienza.
Particolare attenzione sarà rivolta allo sviluppo dei servizi domiciliari (sociali e sanitari) e ai percorsi di formazione e inserimento nelle famiglie delle assistenti familiari/badanti), valorizzandone maggiormente le competenze e ridefinendone gli standard di qualità.
Per contrastare la povertà e il disagio, reputiamo che vi debba essere una costante relazione tra il Comune e alcune Associazioni del territorio che vanno valorizzate adeguatamente e coinvolte concretamente nella vita quotidiana dei cittadini (Banca del Tempo, Auser, Pubblica Assistenza, e tante altre), che possono supportare
adeguatamente le persone in difficoltà. Anche in questo caso, il Comune potrebbe approntare un punto di raccolta dei bisogni in EMERGENZA SOCIALE con una serie di servizi integrati (alloggio, assistenza, cura …) per gestire prontamente all’emergenza Pronto Intervento Sociale.
La presenza degli stranieri, i loro bisogni e le loro esigenze non rappresentano un problema a parte, ma costituiscono una componente del nostro tessuto sociale che va
considerata come risorsa e come opportunità, in un processo di reciprocità che non può che arricchire la nostra realtà. Coacervo di presenze di donne e uomini provenienti da numerosissime aree diverse – dal nord al sud del mondo – Castiglione del Lago vanta e può vantarsi di avere dato fin dagli inizi del secolo accoglienza a comunità diversissime: olandesi, francesi, inglesi in un primo tempo e successivamente nel corso del secolo a soggetti provenienti dalle aree dell’est d’Europa e dell’Africa sia nord che centrale. Un territorio per il quale dunque non solo il loro arrivo, ma anche la loro stabilizzazione non costituiscono fenomeni recenti. In questo senso il tema del rapporto, della relazione e dello scambio fra culture e diversità appartiene da anni alla nostra comunità. Dunque la realtà di multiculturalità che a Castiglione si vive deve essere sottolineata e valorizzata e anche quando siamo in presenza di un’immigrazione più bisognosa, essa non può essere ridotta a questione di ordine pubblico, ma deve essere affrontata con gli strumenti di supporto, inclusione e accoglienza che il territorio ha già mostrato. La nuova strada che intendiamo perseguire è quella che tali presenze devono essere valorizzate per caratterizzarci come area di reale e antica convivenza e multipresenza, di popoli di diverse provenienze, origini e culture che possono tutti divenire volano di sviluppo della nostra società. Mantenere una società coesa e solidale, in grado di svilupparsi nelle differenze, significa avere la capacità di accogliere gli stranieri che arrivano per lavorare (edilizia, servizi, assistenza come badanti) per vivere sul nostro territorio, ma anche guardare a quelli che sono qui ormai da tempo, e sono già le seconde generazioni che crescono e sono spesso nati qui, soggetti che debbono essere considerati al pari dei nostri giovani, risorsa e stimolo continuo. Parità dei diritti, dei doveri e delle opportunità di partecipazione allargata a tutti.

Sicurezza

Lavoro e reddito dignitoso, insieme ad un controllo efficace e alla prevenzione del disagio sociale sono la garanzia della sicurezza dei cittadini e del paese, perché senza
la sicurezza lo sviluppo non è possibile. Ma non possiamo ignorare la sofferenza e il disagio, perché abbiamo bisogno di una sicurezza reale e non dell’illusione di vivere sicuri. Mai più quindi la concentrazione del disagio, che si trasforma inevitabilmente in delinquenza e degrado. Ce lo ha detto chiaramente il Presidente della Repubblica Mattarella nel discorso di fine anno: “Sicurezza c’è se tutti si sentono rispettati”. Non dobbiamo confondere inoltre i problemi della sicurezza con quelli dell’integrazione, perché siamo fieri di vivere in un paese dove da anni il nostro tessuto sociale si è allargato, dove cittadini provenienti da altri paesi sono ormai pezzi importanti della nostra società e ne fanno vivere l’economia e il senso di comunità, dando testa, gambe e braccia al nostro sviluppo.
Oggi siamo tutti castiglionesi.
È con queste basi che gli investimenti su strutture, tecnologia, mezzi e uomini hanno un senso. Crediamo nel lavoro delle forze di polizia, che ringraziamo, sapendo che
dobbiamo chiedere di più al nostro Stato, perché non bastano gli sforzi di pochi uomini e pochi presidi per controllare un territorio grande e che punta a svilupparsi.
Incrementeremo il personale della Polizia Locale, lavoreremo per una nuova caserma dei Carabinieri e una moderna e funzionale sede per la Protezione Civile.
Non per ultimo, vogliamo ribadire l’importanza del presidio dei Vigili del Fuoco, sul quale dobbiamo investire dandogli una sede congrua, per le nuove esigenze logistiche e operative. Allo stesso tempo daremo una nuova sede al cantiere comunale.
È questa la sicurezza. Siamo sicuri quando una comunità si sente tale, quando la casa del nostro vicino è importante come la nostra.
Solo INSIEME e senza paura avremo la forza di guardare al futuro.

Risparmio e Reindirizzazione delle Spese

Faremo un’attenta verifica del bilancio individuando le voci che possono essere diminuite o stornate verso altri capitoli più funzionali alle necessità dei cittadini.
Individueremo i servizi esternalizzati che possono invece essere forniti da personale del Comune per indirizzare il risparmio verso capitoli di bilancio più urgenti senza svilire il servizio stesso, anzi migliorandolo dato che se ne occuperanno nostri concittadini quali sono i dipendenti comunali.

Partecipazione Attiva

Una delle maggiori carenze che anche la nostra comunità evidenzia è la difficoltà di dialogo e interlocuzione corretta tra amministratori e cittadini.
Intendiamo, anche per accrescere il “senso di comunità” spesso insufficiente, individuare e rendere operativi nuovi istituti capaci di rappresentare interessi collettivi, conoscere e gestire bene la cosa pubblica e prendersi cura dei problemi e delle difficoltà soggettive.
Daremo per questo attuazione al regolamento per l’esercizio, l’uso e la tutela dei Beni Comuni, chiedendo su questo la partecipazione attiva di cittadini e collettività, per valorizzare i nostri luoghi e le nostre ricchezze, a partire da quella più grande: il Lago Trasimeno, il suo paesaggio rurale e le sue colline, un bene da preservare e da lasciare alle generazioni che verranno.
Promuoveremo la banca del tempo perché i cittadini possano mettere a disposizione competenze personali a beneficio delle esigenze della comunità o gruppi di interesse.

Funzionamento Macchina Comunale

DOCUMENTO PROGRAMMATICO DEI CONSIGLI COMUNALI
In previsione di ogni Consiglio (con congruo anticipo) deve essere redatto un documento programmatico (non solo un indice) che riassume gli argomenti da trattare e le problematiche ad essi connesse. Ad ogni Consiglio dovrà essere fatta una verifica su quanto realmente attuato rispetto alle decisioni prese nei consigli precedenti e le motivazioni per ciò che resta ancora in sospeso.